domenica 27 gennaio 2008

COMUNQUE IL TEMPO PASSA...

Comunque il tempo passa, riusciamo a fare sempre gli stessi errori nonostante che abbiamo capito perchè li facciamo, ma  sono i nostri errori, ci appartengono come il nostro DNA e non vogliamo separarcene. Tutto questo nonostante avere maturato l'esperienza e quel pò di malizia , per evitare disastrose ricadute, puntuali, dolorosissime.
Probabilmente è il male di una generazione, figlia di bolle di sapone che sembravano castelli.
Il problema che questo nostro malessere lo trasmettiamo come fossimo "portatori sani", a tutte quelle generazioni nate dopo gli anni 60...e iniziano ad essere tante queste generazioni.
Ho paura lo confesso a volte di non farcela e inizio a cadere e cadendo trascino con me chi mi stà vicino, il mio amore, gli amici, le poche strutture sane di un'esistenza la mia; un'esistenza un pò diversa da come ce l'eravamo immaginata, da come ci era stata venduta e pagata a caro prezzo e che con  con fatica abbiamo cercato di costruire, chi con il conto in banca, chi con i suoi sogni.
Comunque il tempo passa e sorrido sempre di meno, a volte penso che sarebbe bello si trattasse di un brutto sogno, ma sono sveglio, vigile, attento.
Qualcosa inizierò a cambiare.
  

2 commenti:

Franco Zaio ha detto...

Per cominciare potresti venire alle reunion dei Caccalli, e vedrai che ti faranno bene al cuore, due risate e tante affinità elettive.
Ti sono comunque vicino e solidale. Con empatia, Ciccio Giannino

Franco Zaio ha detto...

Non ti crucciare: siamo in gamba, noi che viviamo a orecchio :-)

Faccio come un uomo
gioco a fare il duro
monto con il lego uno scherzo di futuro
che il futuro è fuori garanzia
un bacio e via
vado come un uomo
sono complicato
passo la mia lingua sul taglio nel palato
non mi lascio stare a modo mio
a modo mio

e poi vivere a orecchio
senza ricette che qualcun'altro ha prescritto
e poi starci un po' stretto
ma vivere a orecchio

faccio come un uomo
tu che cosa credi?
un giorno è solo amore

il giorno dopo spero
tu rimani donna più che puoi
proviamo noi

e poi vivere a orecchio
senza ricette che qualcun'altro ha prescritto
e poi starci un po' stretto
ma vivere a orecchio

e poi vivere a orecchio
metterci di tutto e forse stonare di brutto
e poi senza biglietto
vivere a orecchio

da dove ti viene il mar di mare
da dove ti viene una canzone
da dove ti viene il peggio di chi sei? chi sei?
vado come un uomo
ci provo fino in fondo
a stare come tutti
in pari con il mondo

e poi vivere a orecchio
senza un soggetto che qualcun altro ha già scritto
e poi starci un po'stretto
ma vivere a orecchio

e poi vivere a orecchio
metterci di tutto e forse stonare di brutto
e poi senza biglietto
vivere a orecchio

da dove ti viene da vomitare
e dove ti porta una canzone
da dove ti viene il meglio di chi sei
il meglio di chi sei?
(Ligabue, Vivere a orecchio)