martedì 1 gennaio 2008
Forse arriva...
Forse arriva... Si lo sò, in citta rompe, non siamo attrezzati... bla, bla, bla. Sono come un bambino, appena sento parlare della neve, mi esalto. Mi ricordo quando ero bambino e con il naso appiccicato al vetro gelato del salotto che dava sul giardino, guardavo la neve scendere, lenta, maestosa, la più bella tonalità di bianco mai vista. Sigillato a quel vetro freddo, minuti forse ore, aspettando mia mamma che mi dicesse di prepararmi, potevo andare in giardino! Ero così coperto che non riuscivo quasi a muovermi, ma nonstante tutto, volavo fuori e poi una volta in giardino... iniziavo a muovermi lentamente circondato da un silenzio irreale, quasi ad avere paura di calpestare tutto quel candore, quella soffice sensazione. Ho solo piacevoli ricordi, la neve in 45 anni mi ha sempre accompagnato con allegria e discrezione. Forse arriva... Si lo sò, in citta rompe, non siamo attrezzati... bla, bla, bla. Io intanto vado alla finestra del salotto e anche se non ho più il giardino appoggerò il naso al vetro, sò aspettare.
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