Probabilmente è il male di una generazione, figlia di bolle di sapone che sembravano castelli.
Il problema che questo nostro malessere lo trasmettiamo come fossimo "portatori sani", a tutte quelle generazioni nate dopo gli anni 60...e iniziano ad essere tante queste generazioni.
Ho paura lo confesso a volte di non farcela e inizio a cadere e cadendo trascino con me chi mi stà vicino, il mio amore, gli amici, le poche strutture sane di un'esistenza la mia; un'esistenza un pò diversa da come ce l'eravamo immaginata, da come ci era stata venduta e pagata a caro prezzo e che con con fatica abbiamo cercato di costruire, chi con il conto in banca, chi con i suoi sogni.
Comunque il tempo passa e sorrido sempre di meno, a volte penso che sarebbe bello si trattasse di un brutto sogno, ma sono sveglio, vigile, attento.
Qualcosa inizierò a cambiare.